Il 23 aprile Genova si avvolge più che mai nel suo vessillo, simbolicamente ma non solo. Nel cortile di Palazzo Tursi si è celebrata la terza “Festa della Bandiera e di San Giorgio” istituita dal sindaco Marco Bucci. Un’iniziativa immediatamente accolta con entusiasmo da tutti i genovesi e non che vivono nella nostra città. Come ormai tradizione la bandiera con la croce rossa in campo bianco sta sventolando ovunque: dalla sede della Regione in piazza De Ferrari ai palazzi più belli della città, dalle finestre ai balconi. Oltre alle bandiere scese dalle balconate del Municipio, altre sono state issate sulla facciata del Teatro Carlo Felice, sulla torre Grimaldina di Palazzo Ducale, all’interno dell’arco di trionfo di piazza della Vittoria e sul Waterfront di Levante.
Nonostante le restrizioni dovute al Covid-19, oggi si è reso il massimo onore ad un vessillo che è segno di appartenenza, orgoglio, tenacia e di comunità, valori mai sopiti ma che in questo periodo storico accrescono il loro stesso valore. Nelle ore che hanno preceduto l’alba il bianco e il rosso hanno anche “vestito” di luci la Lanterna e la fontana di De Ferrari.
Oltre al sindaco Marco Bucci e al governatore Giovanni Toti, alla cerimonia erano presenti il presidente del Consiglio Comunale Federico Bertorello, il vicesindaco Massimo Nicolò e gli assessori Paola Bordilli, Simonetta Cenci, Laura Gaggero e Stefano Garassino insieme ad alcuni consiglieri comunali.
«La Festa della Bandiera è una celebrazione del nostro essere genovesi, dei nostri pregi e dei nostri difetti. Del fatto che abbiamo avuto tanti anni di storia e che ci attende un’altrettanto grande storia da costruire con le nostre forze, con la nostra caparbietà con il nostro lavorare senza fare troppo chiasso – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci -. La bandiera di San Giorgio è un simbolo che ci rende uniti e orgogliosi e che simboleggia quello che vogliamo essere nel futuro».
«La Croce di San Giorgio, la bandiera di Genova, è certo simbolo della città, della Superba e della sua storia millenaria, ma anche di tutta la regione e della Repubblica che per secoli è stata una delle potenze del Mediterraneo e dell’Europa – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – È il simbolo di una storia fatta di ambizione, coraggio, imprenditorialità, viaggi, economia del mare. Di una tradizione, quella mercantile e portuale, che è anche una ricetta per il futuro, per la rinascita e la ripartenza a cui tutti noi stiamo lavorando, in primis nella lotta al Covid con la campagna vaccinale. E San Giorgio e la sua croce, non dimentichiamolo, sono anche simbolo di un’altra rinascita, per cui Genova e la Liguria sono diventati modello a livello nazionale e internazionale: quella del ponte che proprio di San Giorgio porta il nome».
Nel corso dell’evento sono stati nominati dodici nuovi “Ambasciatori di Genova nel Mondo” con collegamenti e contributi video dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti. In presenza sono intervenuti: l’ingegnere Roberto Carpaneto, l’imprenditore Riccardo Esposito, la campionessa di pattinaggio Paola Fraschini, l’operatore portuale Bruno Gazzo, il generale dell’Aeronautica Militare Salvatore Gagliano, la stella d’oro al merito sportivo Gian Francesco Lupattelli, il docente universitario Rinaldo Marinoni. Collegati via zoom hanno assistito dall’estero alla cerimonia la gallerista d’arte Ursula Casamonti, l’esperta di marketing enogastronomico Gemma Louise Richardson, la manager Paola Moretto, il food blogger Vittorio Viarengo e il manager Corrado Iorizzo.
A rafforzare il gemellaggio con la città di Londra, avviato due anni fa, i collegamenti con il console italiano nel Regno Unito Marco Villani, il presidente del Flag Institute Malcom Farrow e con il presidente del St. George’s club di Londra Dominic Pini.
Una parte della cerimonia è stata dedicata al saluto simbolico agli atleti genovesi che parteciperanno ai prossimi Giochi Olimpici in Giappone, con gli interventi dal palco del presidente del Panathlon Club Genova Maurizio Daccà e l’ambasciatrice di Genova nel mondo Megumi Akanuma, in rappresentanza dell’ambasciatore Giapponese in Italia.
Alla manifestazione è intervenuto il Coro del Teatro Carlo Felice che, sotto la direzione del M° Francesco Aliberti, ha eseguito a cappella una versione originale di Ma se ghe penso armonizzata per coro a 4 voci. L’evento, condotto dalla speaker genovese di Radio 105 Valeria Oliveri, è terminato con l’Inno della Bandiera di San Giorgio composto dall’ambasciatore di Genova nel Mondo Nevio Zanardi.
La cerimonia è stata trasmessa sui canali social istituzionali. Stasera alle 20.30 su Telenord andrà in onda uno speciale dedicato alla Festa.