“Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia”. Così il Premier Draghi nella conferenza stampa che ha annunciato lo sblocco delle prime aperture previsto dal 26 aprile. Il Governo sulle aperture si è preso “un rischio ragionato sui dati che sono in miglioramento” e conferma l’introduzione della zona gialla anticipata al 26 aprile anzichè al 1° maggio dando però precedenza alle attività all’aperto, la ristorazione a pranzo e a cena e alle scuole che riaprono in presenza in zona gialla e arancione.
“Se i comportamenti sono osservati, la probabilità che si debba tornare indietro è molto bassa”. Gli spostamenti tra regioni saranno consentiti solo tra regioni gialle mentre sarà necessario un pass se di colore diverso.
“Le misure messe in campo hanno prodotto risultati. Abbiamo un Rt che a 0.85 a livello nazionale e per la prossima settimana è previsto sotto lo 0.8, abbiamo un incidenza che è scesa a 182, abbiamo una tendenza della stragrande maggioranza delle regioni verso un miglioramento del quadro epidemiologico. Un messaggio positivo al Paese di ragionata fiducia”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, confermate le riaperture delle piscine all’aperto dal 15 maggio, dell’attività balneare sempre dal 15 maggio, mentre le palestre potranno riaprire dal 1° giugno e le attività fieristiche dal 1° luglio, pubblico negli stadi dal primo maggio e solo in zona gialla per un massimo di 1000 spettatori o per un limite massimo del 25% per gli stadi meno capienti, nei palazzetti dello sport potranno essere ospitati almeno 500 spettatori. Nei teatri e cinema, se all’aperto potranno essere ospitati 1000 spettatori (500 al chiuso) osservando le misure previste dai protocolli.