Lo svolgimento del Festival di Sanremo dal 2 al 6 marzo prossimi sta diventando un caso nazionale. Adesso è il Codacons a inserirsi nella querelle dopo aver presentato una istanza formale al Prefetto di Imperia, Intini, all’ASL 1 e al Comune di Sanremo per chiedere di valutare la sospensione della kermesse “se non potranno essere garantite con assoluta certezza la sicurezza e la salute di cittadini e lavoratori. Un atto necessario ai fini di un possibile ricorso al Tar per bloccare il Festival di Sanremo in assenza di adeguate misure sul fronte sanitario. La situazione che si sta delineando è quella di un Festival a tutti i costi, in cui introiti pubblicitari e interessi economici vengono messi prima della salute dei cittadini. Non è possibile chiedere sacrifici e rinunce agli italiani e poi vanificare la lotta al Covid organizzando un evento della portata della kermesse canora che coinvolge migliaia di soggetti tra lavoratori, artisti, giornalisti e cittadini, e crediamo ci siano tutti i presupposti per rinviare il Festival ad altra data. Per tale motivo abbiamo diffidato Comune, Asl e Prefetto ad intervenire per assicurare la salute pubblica e vietare qualsiasi manifestazione che possa rappresentare un concreto pericolo, pena un inevitabile ricorso al Tar”.
