La Municipale di Genova con il nucleo Antidegrado hanno effettuato una serie di controlli tra gli esercizi commerciali di Via Preè che vendono alimentari. Tra questi: 21 esercizi di vicinato alimentari, 4 artigiani alimentari, 3 pubblici esercizi. Era programmato anche il controllo di altri 3 esercizi di vicinato e un artigiano, ma sono stati trovati chiusi. Altri 3 esercizi erano stati appena controllati nel corso del mese di dicembre. Sono state riscontrate 22 violazioni per quasi 18 mila euro di sanzione.
Sei sanzioni per le condizioni igieniche generali con segnalazione alla ASL per ulteriori adempimenti (1000 euro); tre per la mancata esposizione dei prezzi (euro 1000), due a testa per la bilancia non revisionata (euro 500) e per il mancato aggiornamento del manuale autocontrollo HACCP (euro 2000,00), sempre due sanzioni per l’etichettatura irregolare della frutta (1100 euro), il resto per per mancata apposizione del cartello del fumo (euro 440,00), per pane venduto a pezzo invece che a peso (euro 516,33), per mancato conferimento oli vegetali alla ditta del consorzio di recupero (516,67), per insegna non autorizzata (431,00), per etichettatura irregolare nella tracciabilità delle carni (4000), per legge reg 1/2007 omessa presentazione SCIA per il settore non alimentare (vendevano pentole oltre agli alimentari per cui sono in possesso di autorizzazione). Un caso di sanzione inoltre per violazione norma anti covid legato a persone all’interno che stazionano oltre il tempo necessario per l’acquisto (400 euro).
Sanzionato anche un cittadino straniero che risultava lavorare in una delle attività nonostante avesse il permesso di soggiorno scaduto. Verrà segnalato ai sensi della legge sull’immigrazione. Devono essere valutate le responsabilità del datore di lavoro che ha assunto tale persona.