Roberto Arboscello, consigliere di minoranza del Pd in Regione: “Il Presidente Toti e la giunta regionale hanno presentato un documento di bilancio regionale per il 2021-22 come se questo 2020 non fosse esistito e non fosse stato un anno tremendo. Il Bilancio presentato sembra un copia- incolla di quello degli scorsi anni. E’ grave che la Giunta non abbia tenuto conto delle conseguenze individuali, sociali, economiche, produttive che questo 2020 ha lasciato in eredità. Il covid -19, che ha dominato questo 2020 infatti, non è solo un’emergenza sanitaria che ha colpito e sta colpendo larghi strati della popolazione, ma come sappiamo è una questione che ha inciso profondamente nel tessuto economico – sociale della società“.
“Non capisco il metodo con il quale questo bilancio è stato redatto e non lo trovo ragionevolmente strutturato. Ritengo infatti che il Bilancio 2021 sarebbe dovuto essere articolato in tre fasi per affrontare emergenza sanitaria, la crisi economica e occupazionale e prevedere l’azione di rilancio e sviluppo nel medio periodo. Ciò che lascia perplessi inoltre è l’assenza di un’idea, quale lavoro si vuole impostare per il futuro con questo atto principale. Quale Liguria vuole costruire questa Giunta per guidare la Liguria nei prossimi anni? Manca un disegno complessivo di investimenti che il nostro territorio, colpito dalla Pandemia e che vuole tornare a crescere nei prossimi anni, necessita. Servono quindi azioni che impattino sulla vita della nostra Regione che sono difficilmente rintracciabili in questo documento di Bilancio. Per noi serve un’operazione di rilancio per l’economia della nostra Regione, per la vita dei nostri concittadini, che la Giunta Toti non ha previsto. Investimenti sul turismo, sugli impianti sportivi, sulle infrastrutture, sulla crisi industriali in atto, sulla sanità e sul commercio“.
“Per questo ho voluto presentare due emendamenti di supporto concreto ai Comuni: il primo riguarda la realizzazione di servizi nelle spiagge libere che favorisca la gestione degli stessi da parte dei comuni costieri, il secondo – molto importante – si pone l’obiettivo di riservare al Comuni con meno di 5.000 abitanti una quota del 20% delle risorse complessive del Fondo strategico regionale. Per sostenere i cittadini liguri, le famiglie e le imprese nel nostro territorio non bastano gli annunci e non basta l’improvvisazione. Con questi emendamenti ho voluto dimostrare che dal più piccolo dei borghi fino alle città capoluogo si può investire nella Liguria del futuro con programmazione e attenzione ai problemi quotidiani. Non smetteremo di farlo“.