I carabinieri della Stazione di Carcare hanno deferito in stato di libertà, un 37enne di Napoli autore di una truffa ai danni di una donna residente a Carcare, che nei giorni scorsi sperando di risparmiare sulla polizza auto aveva contattato un’utenza cellulare trovata in internet di un sedicente broker di una compagnia assicurativa. Concluso il finto affare, l’interlocutore ha chiesto alla donna di procedere al pagamento del premio assicurativo di 275 € mediante una ricarica di una carta Postepay risultata intestata all’uomo che annovera numerosi precedenti specifici, per poi rendersi irreperibile.

Nei giorni scorsi, sempre i carabinieri di Carcare, hanno denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, S.T. di 24 anni residente a Rocca Priora (RM) risultata essere l’intestataria della carta prepagata della “Banca Sella” sulla quale un abitante di Carcare, che aveva messo in vendita alcuni prodotti su un noto sito on-line, era stato indotto ad effettuare lui una ricarica con il raggiro di verificare, invece, se la somma pattuita per la compravendita di 760,00 € fosse stata accreditata.
Infine, nei primi giorni di luglio, ancora i militari dell’Arma di Carcare, hanno denunciato M.A.B., 34enne residente in provincia di Napoli autore di una truffa ai danni di un abitante di Cairo Montenotte che aveva cercato di acquistare una tastiera musicale su un noto sito di compravendita on-line di strumenti musicali usati. In questo caso il finto venditore è riuscito a farsi accreditare la somma di 1000,00 € su una carta postepay senza spedire alcunché e rendendosi immediatamente dopo irreperibile.
Purtroppo il fenomeno delle truffe on-line è ancora frequente, pertanto l’invito è sempre quello di prestare la massima attenzione nell’effettuare acquisti on-line e diffidando sempre dalla convenienza dell’offerta o dalla estrema disponibilità del venditore ricordando sempre che il metodo di pagamento più usato ovvero le ricariche delle carte prepagate consentono il trasferimento del denaro pressoché immediatamente, pertanto il soggetto malintenzionato ha l’immediata disponibilità della somma che può prelevare in contanti facendo poi perdere le sue tracce e rendendo impossibile il recupero delle somme truffate.
Altro appello è quello di non effettuare mai verifiche direttamente al bancomat dietro indicazioni del sedicente compratore che invita a comporre codici o altro, tali richieste sono solo e sempre funzionali ad indurre il venditore ad effettuare lui una ricarica alla carta prepagata del finto compratore che ricevuti i soldi abbandona le utenze in uso rendendosi irreperibile.
In ogni caso i Comandi dell’Arma sono sempre disponibili a fornire indicazioni utili e consigli per evitare di subire truffe e raggiri, che in qualche caso possono costare svariate centinaia di euro.