La musica gli ha aperto le porte del teatro, del doppiaggio e del cinema. Stefano Fresi è il tipico artista poliedrico capace di griffare eccellenti lavori di cui non si può perdere memoria. Nella sua ultradecennale carriera ha lavorato con Michele Placido e ottenuto una candidatura al David di Donatello grazie al ruolo di Alberto Petrelli nella pellicola Smetto quando voglio, nella quale interpreta il personaggio di un chimico laureato che però è costretto a lavorare come lavapiatti in un ristorante cinese e si ingegna assieme a un gruppo di lavoratori precari nella creazione di un nuovo tipo di droga. E’ nel cast di Ogni maledetto Natale insieme a Francesco Pannofino, Corrado Guzzanti e Marco Giallini ed è il compositore dei jingle RAI dal 2010. Lo scorso anno interpretò nella serie TV “Il nome della Rosa” il ruolo di Salvatore, benedettino con un passato da eretico che parla una sorta di esperanto composto da frasi di varie lingue.

Nel cast stellare dell’adattamento televisivo del romanzo di Umberto Eco insieme a Stefano Fresi ci sono John Turturro, Rupert Everett, Fabrizio Bentivoglio. Intervenuto telefonicamente all’interno della trasmissione “This Morning”, ecco cosa ha detto anche sulla sua ultima (in ordine cronologico) fatica teatrale.