Cronaca In Primo Piano Savona

Savona, migliaia in Piazza per gli Alpini

Assegnati anche il Premio Alpino dell’Anno

E’ stato un pomeriggio intenso ed emozionante. Il secondo giorno del 22° Raduno del 1° Raggruppamento degli Alpini è stato baciato da un sole primaverile che ha accompagnato lo svolgimento delle celebrazioni fin dalla Messa celebrata in Duomo dal Vescovo Emerito di Savona, Mons. Vittorio Lupi con i canti della corale “Alpin del Rosa”. La Sfilata ha attraversato il cuore della città transitando in Via verzellino, Corso Italia, Via Paleocapa fino a Piazza Mameli dove si è svolta la parte più attesa della manifestazione che ha assegnato i premi all’Alpino dell’Anno 2018 e l’encomio che la Città di Savona ha riservato al corpo degli Alpini. Folta la presenza delle autorità civili presenti: dalla Sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, ai tanti primi cittadini della provincia che hanno partecipato insieme ai gonfaloni comunali; Hanno partecipato anche il Governatore Giovanni Toti, il Consigliere di maggioranza, Angelo Vaccarezza, il questore di Savona Giannina Roatta, il Prefetto Antonio Cananà. Doveroso l’omaggio e il ricordo dei due agenti di Polizia assassinati a Trieste da parte delle Istituzioni cittadine e i rintocchi della campana del Monumento ai Caduti di Piazza Mameli. “Voglio ricordare i due ragazzi morti nel compimento del loro dovere. Questo è qualcosa che forse, a volte, si fatica a digerire: la parola dovere, che per noi significa impegno, capacità di dare fino in fondo come siamo capaci noi alpini” ha detto il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale alpini, Favero.

Infine, la consegna dei premi stabiliti dall’Associazione Nazionale Alpini.

L’alpino in armi prescelto, premiato dal presidente sezionale Emilio Patrone e dal Presidente nazionale Sebastiano Favero, è stato il caporale maggiore capo scelto, Carmelo Virgilio, che si è guadagnato il riconoscimento per aver difeso una donna presa a calci e pugni da un malintenzionato, nonostante fosse fuori dal servizio, mostrando generosità, coraggio e senso del dovere dando lustro alle forze armate.

Tra gli Alpini in congedo il premio è stato assegnato ad Alessandro Fummi. Classe 1949, del Gruppo Pieve di Cadore, che affronta come esempio di “tenacia e valore alpino” la sua malattia. Il riconoscimento gli è stato consegnato dal Questore di Savona e dal Prefetto, Cananà.

Tra quelli ancora in armi, il riconoscimento è andato al caporale maggiore Carmelo Virgilio, premiato dal presidente sezionale di Savona, Emilio Patrone e dal Presidente nazionale Sebastiano Favero, per aver difeso una donna aggredita a calci e pugni.

Un diploma di merito, è andato all’alpino Emidio Boledi classe 1938 di Piacenza. Oggi Boledi è diacono e presta il suo impegno nell’assistenza agli anziani e agli ammalati.

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