“Anche se non cambia minimamente il nostro giudizio sulle sue sommarie conoscenze di diritto costituzionale e sull’inconsistenza della sua azione amministrativa – la Liguria è appena finita in recessione e il prossimo anno ci aspetta una durissima stagnazione – il presidente Toti potrebbe almeno salvare la dignità della carica che ricopre dissociandosi dai saluti fascisti, che si sono visti ieri mattina a Roma, nel corso della manifestazione a cui ha partecipato. Dopo 24 ore e a fronte di foto e filmati inequivocabili il governatore ligure non ha trovato il tempo per prendere ufficialmente le distanze da quel drappello di fascisti, che ha sfilato accanto a lui al corteo contro il Governo (di cui, tra l’altro, è commissario).
Invitiamo il presidente della Regione a condannare inequivocabilmente quei gesti vergognosi e lontani anni luce dalle istituzioni democratiche nate dalla Costituzione antifascista e che lui è chiamato a rappresentare. Riuscirà, per una volta, Toti a mettersi in sintonia con la cultura antifascista della nostra terra?”