Alassio. Carlo Nesti, responsabile della comunicazione dell’Alassio fa il punto della situazione a campionato concluso: «Un tempo, i 60 sessantesimi esprimevano il massimo punteggio di un esame di Maturità. Io sono un nostalgico, per cui ritengo che i 60 punti su 90, ottenuti dall’Alassio, costituiscano una “eccellenza” (termine non casuale) nella stagione regolare. E lo penso, in funzione di alcuni meriti indiscutibili.
1) A causa di tanti-troppi record precedenti, la squadra del presidente Vincenzi, invece di essere considerata, benevolmente, una neo-promossa, è stata sempre considerata l’”avversaria da battere”.
2) L’allenatore Di Latte si è trovato alle prese con una rosa rivoluzionata, rispetto ad un anno fa, e soggetta anche a dolorose cessioni, a torneo avviato, ma ha compiuto un miracolo, per come l’ha plasmata, giorno dopo giorno.
3) I gol segnati, nell’ultima partita, da difensori, esterni e attaccanti, Battaglia in testa, dimostrano la forza del gruppo, modernissimo per l’assortimento di formule tattiche, e più forte di tanti episodi sfortunati».
