Attualità In Primo Piano Politica Vado Ligure

Rinuncia al ricorso sui dragaggi della piattaforma. Il Consiglio di Stato abbuona 30 mila euro di spese a Vado Ligure

Vado Ligure. Risparmierà 30 mila euro l’amministrazione vadese che grazie ad una recente pronuncia del Consiglio di Stato non dovrà più pagare a titolo di spese legali in favore di ministero dell’Ambiente, Regione Liguria e Grandi Lavori Fincosit, Apm Terminals, Autorità Portuale e Provincia di Savona per il ricorso prima al Tar e poi allo stesso consiglio di Stato relativo ai dragaggi della piattaforma Maersk presentato nel 2011 dall’a vecchia amministrazione Caviglia. Gli enti in questione per la verità avevano già rinunciato alla somma accettando la “compensazione delle spese di lite” ovvero ognuno paga le proprie.
Se nel 2011 ci fu una bocciatura del ricorso davanti al Tar nel 2014 a seguito delle elezioni che portarono Monica Giuliano a ricoprire l’incarico di sindaco, una delle prime iniziative che assunse fu quella di rinunciare a quel ricorso davanti al Consiglio di Stato. I dragaggi peraltro erano già stati fatti e i lavori per la piattaforma avviati ma l’alta corte amministrativa stabilì nel 2015 che il Comune avrebbe dovuto pagare le spese alle controparti. A questo punto il Comune aveva presentato un nuovo ricorso contestando che non si trattava di “causa improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse” ma causa “estinta per rinuncia”.
Dopo tre anni è arrivata la sentenza che da ragione al Comune di Vado e abbuona le spese processuali. Soddisfatta Monica Giuliano: “Giustizia è stata fatta. Il ricorso voluto dalla precedente amministrazione non avrebbe portato comunque ad alcun esito di alcun tipo. L’unico risultato che ha prodotto sono state spese legali sostenute dal Comune per 100 mila euro e per fortuna oggi il risparmio di ulteriori 30 mila euro”.

Informazioni sull'autore del post