Finale Ligure

Accordo tra Comune e Soprintendenza ai beni artistici: Riapre l'area archeologica delle "Arene Candide"

Finale Ligure. Valorizzare il sito archeologico delle Arene Candide salvaguardandone le prioritarie esigenze di tutela. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa con la Soprintendenza alle Belle Arti della Liguria approvato dall’Amministrazione comunale di Finale Ligure. L’accordo consente di regolamentare la gestione delle grotte finalesi, superando il carattere straordinario che ha finora caratterizzato la fruizione pubblica del sito, limitando drasticamente le potenzialità culturali e turistiche del complesso. Lo scrive oggi il quotidiano economico online Savonauno.
Di proprietà del demanio dello Stato, il sito archeologico della Caverna delle Arene Candide è in grado di potenziare e rafforzare vistosamente l’offerta finalese dal punto di vista storico e culturale, rappresentando una delle più articolate e complete stratigrafie archeologiche del Mediterraneo occidentale e costituendo uno dei più consistenti complessi funerari paleolitici di gran lunga meglio conservati del mondo, in particolare il corredo funebre di un adolescente definito “Giovane principe”;
Questi fattori possono rappresentare il volano per iniziative finalizzate alla fruizione pubblica, coinvolgendo e mettendo in rete le molteplici evidenze preistoriche conservate nelle grotte del Finalese. Con queste premesse, la Soprintendenza e il Comune hanno concordato un’intesa rivolta a definire e attuare un progetto integrato e coordinato, per la gestione, valorizzazione e fruizione da parte del pubblico del sito archeologico.
Fanno parte di questo progetto i servizi di accoglienza e assistenza al pubblico con visite guidate, i servizi di pubblicità, promozione e comunicazione, affidati al Comune di Finale Ligure o gestiti da un concessionario privato individuato dallo stesso Comune. In ogni caso l’ente incaricato della gestione dovrà avere all’interno del proprio organico un conservatore archeologo, in possesso di diploma di specializzazione in Beni archeologici e il personale che opererà sul sito dovrà essere in possesso di laurea quadriennale o specialistica in lettere antiche o beni culturali, indirizzo archeologico.

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