Genova. Si è chiuso l’aumento di capitale di Carige: nel corso della ricapitalizzazione, si legge in una nota della banca, è stato sottoscritto il 71% del totale delle azioni offerte, per un controvalore di 353,7 milioni di euro. La quota non sottoscritta sarà assorbita dagli investitori raccolti attorno a Equita Sim ed eventualmente dal consorzio di garanzia.
Resta fermo il diritto di Malacalza Investimenti di rilevare azioni inoptate per salire fino al 28% del capitale.
Parte dell’inoptato dell’aumento di capitale di Banca Carige andato all’asta era probabilmente in mano a gruppi speculativi che non hanno esercitato le opzioni di acquisto perché avrebbero ritenuto che non ci fossero i presupposti per un guadagno. E’ lo scenario disegnato da una fonte vicina a Banca Carige nel giorno in cui il Consiglio di Amministrazione si è riunito per dare il via libera a una serie di pratiche di crediti e di fido e per commentare l’andamento dell’aumento di capitale, con la sottoscrizione del 71% delle azioni offerte.
fonte: (ANSA)
