Savona. Il figlio morì ventenne nel 1997 e donando gli organi salvò 6 vite umane. Oggi il padre Carlo Valsecchi per riavere le sue ceneri dovrebbe pagare all’Ata una somma di 150 euro. Una beffa che il genitore proprio non riesce a capire e a tollerare. Il problema non è tanto la somma di denaro da dover esborsare al Comune quanto il principio di dover corrispondere una tassa a Palazzo Sisto per riavere i resti di un figlio mancato troppo presto all’affetto dei familiari per un aneurisma. Il papà peraltro ha già sostenuto numerose spese. Duecento euro per l’esumazione e 466 euro per la cremazione dei resti mortali dopo vent’anni dalla sepoltura.
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