Savona. Questa mattina una delegazione savonese unitaria composta da Bruno Spagnoletti, coordinatore Regionale di EnMarcheLiguria e da Simona Saccone, Responsabile Regionale Politiche Sociali della UGL Liguria e Consigliere Comunale di Savona, si è recata in Località Santuario per far visita al clochard Bruno Vescio, già oggetto di reportage di stampa per la sua storia umana e per l’assurda decisione di Opere Sociali di sfrattarlo e allontanarlo dai pochi metri quadrati di terreno dove vive di giorno, accudendo ai suoi tre cani, coltivando verdure di stagione e contribuendo a mantenere pulita una piccola area che senza il suo lavoro volontario sarebbe già stata invasa dai rovi e dalla boscaglia, rendendo inaccessibile il luogo contestato non solo agli umani ma anche agli animali.
La storia di Bruno, un uomo solo e dignitoso è assai commovente e triste; a 63 anni suonati non percepisce alcun assegno previdenziale, alcun sussidio dagli Enti Preposti, dorme al dormitorio della Caritas savonese e vive di contributi solidali amicali.
In questo quadro la decisione assunta da Opere Sociali di rendere esecutivo lo sfratto, allontanarlo dal luogo all’aperto dove Bruno vive e trascorre la sua giornata, ci pare un atto arbitrario di inaudita disumanità e in palese contraddizione con i principi di assistenza, socialità, umanità che dovrebbero informare l’azione e la missione delle Opere Sociali.
Abbiamo convenuto di conseguenza – anche al fine di impedire un siffatto arbitrio senza precedenti – di chiedere un incontro urgente al presidente di Opere Sociali Giovanni De Filippi e all’amministratore delegato Lorena Rambaudi al fine di trovare una soluzione mediata e condivisa, svolgere una interpellanza urgente al presidente del consiglio Comunale e al sindaco di Savona, continuare nell’assistenza materiale a Bruno Vescio
