Savona. Si sta svolgendo la visita del ministro del ministro del Lavoro Giuliano
Poletti. Nella sede della Camera di Commercio delle Riviere liguri ha parlato di economia incontrando sindacati ed organizzazioni sindacali, successivamente a Villa Cambiaso sosterrà il “Sì” nella campagna referendaria in vista del voto di domenica.
Proprio parlando di economia del territorio ha affermato: “Dobbiamo continuare a lavorare perché questo è un territorio che ha subito dei colpi pesanti e le crisi di aziende importanti, ma contemporaneamente ha cose altrettanto importanti all’orizzonte”.
Savona si sta imponendo come polo turistico di rilievo. Ma non basta: “Noi pensiamo che la manifattura continui ad essere un pilastro essenziale del nostro sistema economico. E’ chiaro che c’è una dinamica in cui il terziario aumenta e si qualifica. Quindi bisogna cercare di puntare anche sul terziario. Ma io credo che sarebbe sbagliato abbandonare il sistema manifatturiero, la nostra capacità di fare. Bisogna avere la capacità di fare investimenti e mettere a valore quello che è la nostra capacità e la nostra competenza. Se da una parte è apprezzabile il dato del terziario e del turismo, io credo che l’altra cosa che bisogna fare è non mollare sul versante della produzione e della manifattura perché questo credo sia la spina dorsale dell’apparato produttivo del nostro paese e quindi anche di Savona”.
Infine, sul referendum: “Una vittoria del sì conferma il ruolo e l’attività del governo e la possibilità di gestire i tavoli e le attività in essere. Una vittoria del no ci consegna una fase di incertezza, di insicurezza. E credo che questa non sia mai una buona medicina per l’economia. Detto questo non vedo all’orizzonte alcun cataclisma o disastro, ma d’altro canto non si può dire che non succeda nulla”.
