Cronaca

Un legame tra la California e l'Italia

Savona. Un “filo rosso” tra la California – tartassata dai sismi provocati dalla Faglia di Sant’Andrea che attraversa lo stato americano per 1.300 chilometri e l’Italia.
È l’argomento dell’inchiesta di copertina dell’ultimo numero di “A&B”, il mensile della Federazione degli Ingegneri della Liguria.
La prof. Asimaki non ha dubbi: «Contro i terremoti – dice raccontando l’esperienza americana – c’è una sola strada efficace: la prevenzione».Su investimenti e programmi previsti dallo Stato riguardo informazione, prevenzione e adeguamento strutturale, Domniki Asimaki, risponde che «sono molteplici e vanno da un sistema di sensibilizzazione dell’opinione pubblica a un piano di investimenti per adeguare le stutture più a rischio. Da un programma di mappatura a quello che indica le vulnerabilià delle diverse aree e delle infrastrutture. Un terremoto infatti genera una reazione a catena che può rendere le sue conseguenze via via più drammatiche; basti pensare alle tubature, alle centrali che generano energia, agli acquedotti».
Riguardo i protocolli di aiuto e assistenza alla popolazione: «Esistono sia “pre” che “post” sisma. Ovviamente è molto più semplice aiutare la popolazione ad essere pronta, ad abitare in strutture antisismiche, a prepararsi a un evento tellurico, anche con esercitazioni in scenari drammatici. Per il post terremoto esiste un piano statale “in caso di emergenza” approntato dal ministero della Salute e delle Emergenze federali». 
Per ridurre il rischio sismico, aggiunge fra l’altro, «al momento siamo riusciti a stabile un piano per aumentare la resilienza delle strutture, che include non solo gli ammodernamenti e le messe in sicurezza, ma anche la valutazione dei rischi, e soprattutto la preparazione alle emergenze, l’educazione e l’addestramento della popolazione, piani di evacuazione che prevedono l’utilizzo di scenari di disastro realistici, e piani di riparazione che assicurino la minore interruzione possibile della vita consueta e dell’economia locale. La salute pubblica e la sicurezza sono le nostre priorità».E ancora: «Gran parte delle strutture e delle abitazioni private californiane sono assicurate in caso di terremoto, grazie a una normativa che praticamente rende le polizze obbligatorie. E le assicurazioni applicano un forte sconto quando le strutture sono state messe a norma, quindi la ricostruzione delle abitazioni spesso non riguarda lo Stato. Noi al momento ci siamo concentrati sugli effetti a cascata di un disastro causato da un terremoto, effetti che dobbiamo ancora comprendere al meglio per poterli prevedere».
 

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