Genova. Questa mattina il presidente del consiglio regionale Francesco Bruzzone, nella riunione dell’Ufficio di presidenza allargato ai capigruppo, ha fornito una relazione di natura politico amministrativa sulla riorganizzazione degli uffici del Consiglio regionale, che era stata avviata nella precedente legislatura ed è tuttora in corso. In questo percorso – ha spiegato il presidente – si inseriscono anche le procedure che riguardano la figura del capo di gabinetto, un ruolo che attualmente non è ricoperto e che Bruzzone non intende ricoprire, in coerenza con le scelte già assunte nel suo precedente incarico da presidente dell’Assemblea legislativa dal 2002 al 2005.
«Ho sperimentato in quella occasione che gli uffici del gabinetto – dichiara – possono funzionare anche in assenza di uno specifico dirigente e, in questo particolare contesto di contenimento delle spese, rinunciando a questa nomina si otterrà un risparmio di circa 110 mila euro all’anno».
Al termine della riunione i capigruppo hanno chiesto una relazione dettagliata sull’iter amministrativo per verificare la corrispondenza dei provvedimenti in itinere con quanto apparso sui giornali in relazione ad alcuni incarichi di vertice non rinnovati. Il presidente ha impegnato gli uffici a redigere e a far pervenire ai consiglieri la relazione richiesta, oltre al verbale dell’incontro della mattina.
Nel corso della conferenza alcuni capigruppo hanno posto domande di merito relativamente ai fatti su cui è impegnata la Procura della Repubblica di Genova, ma il presidente ha manifestato l’inopportunità di trattare questi argomenti in quella sede per rispettare sia il lavoro della magistratura sia il ruolo del Consiglio regionale. Bruzzone, tuttavia, ha ribadito la propria totale disponibilità a chiarire gli aspetti di natura tecnico amministrativa di riorganizzazione interna degli uffici. «Ho ritenuto giusto garantire il massimo livello di soddisfazione – conclude Bruzzone – alle richieste dei colleghi consiglieri e quindi, alla fine dell’incontro, ho più volte domandato se c’erano ulteriori quesiti. Spiace, quindi, leggere alcune dichiarazioni rilasciate successivamente, che contraddicono l’atteggiamento assunto dai colleghi in Conferenza, ma questo – conclude – appartiene alla sfera della tattica politica».