Sarà perché sono un frate, ma ci sono cose che proprio non riesco a mandar giù. Nonostante la mia inevitabile pietà cristiana.
Una fra tutte è il miserabile livello ormai raggiunto della maggior parte dell’informazione locale.
Mi riferisco, al momento, all’indegno linciaggio attuato ai danni del cardinale Calcagno, già vescovo di Savona.
Dei blog gestiti da qualche aspirante giornalista o ex-giornalista con pensione dorata non parlo. Perché non ho tempo.
Ma degli altri (giornali cartacei e siti d’informazione) qualcosa bisogna dire.
E bisogna dire che ormai non c’è più limite al peggio e che la deriva che seppellirà la credibilità della nostra informazione è, di fatto, raggiunta. Non so se riusciremo a risalire la china.
Oggi basta dare addosso a qualcuno.
E più l’obiettivo è grosso, più il dargli addosso diverte.
C’è qualcosa di bestiale nel sentire l’odore del sangue e nel perdere la ragione. E nel dare addosso.
Ma è quello che accade a tante persone che, con la penna in mano, credono di contare ancora qualcosa. In un mondo che, fondamentalmente, di loro (e di noi) se ne frega.
C’è un limite, cari ragazzi, tra l’informare e il dare addosso. Tra il fare il proprio dovere e lo squadrismo 2.0. Ma questo limite, ormai, non è più percepito da alcuno.
E per questo, noi di Sherwood, stiamo con il cardinal Calcagno.