Savona

Liguria terra di bracconieri?

Che miope errore stanno facendo la Provincia di Savona e la Regione Liguria a sciogliere il corpo della Polizia provinciale di Savona, perdendo invece l’occasione di ristrutturarlo e renderlo ancora più efficiente. Non può essere vero che l’esistenza del corpo non sia prioritaria, in una delle provincie più boscose e quindi con più ambiente naturale da difendere d’Italia.
In una provincia assediata, non di più ma neppure meno di altre zone italiane, da un bracconaggio sempre più sfacciato che si spinge ormai ai margini degli abitati (Conca Verde a Savona), occorre secondo la Protezione Animali savonese invece rafforzarlo e specializzarlo; eventualmente riducendone il campo d’azione alla difesa della natura, dell’ambiente e degli animali che ne popolano i boschi e le acque. Un servizio efficace e moderno, che persegue chi viola le norme di legge, mantenendosi così con i proventi delle sanzioni e delle multe; e dia anche un valido aiuto, come già accade in altre regioni, alle associazioni animaliste impegnate nel soccorso degli animali selvatici feriti o in difficoltà, finora vergognosamente lasciato, a Savona, all’iniziativa dell’ENPA.
L’associazione chiede che la Giunta regionale di Toti e Mai (presidente ed assessore competente) rinunci alla liquidazione del corpo ed alla dispersione delle professionalità in altri settori estranei all’esperienza, alla motivazione e alle competenze specifiche maturate in tanti anni di attività; solo così dimostrerà di voler difendere, oltre all’ambiente, anche la legalità di un paese civile, assaltato da un esercito di bracconieri.

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