Bormida. Dalla Riviera alla Valbormida…a piedi! Tornano domenica 1° maggio, a Bormida, gli escursionisti che ripercorreranno i primi venti chilometri della strada Beretta, tra Finalborgo e Bormida. “Dopo 350 anni dalla costruzione della importante via storica – spiegano gli organizzatori della “sgambata” – poi abbandonata per motivi politici, scomparsa e dimenticata per anni, si valuterà la possibilità di ripristinarla, segnalarla e rimettere in contatto le comunità del Finalese. Ad attenderci ci saranno il sindaco e la Pro loco di Bormida, e dopo un frugale pasto ci sarà la visita in paese, alla chiesa ed al suo museo. Il rientro sarà in auto. Per l’occasione il gruppo Alpini di Bormida ha lavorato alacremente per ripristinare la via storica, rimuovendo ostacoli, alberi caduti e realizzando un ponte per superare una piccola frana. Questa escursione sarà la prova generale per una serie di ricorrenze che si svolgeranno il prossimo settembre, e che vedranno la partecipazione delle comunità interessate dei due versanti della Alpi Marittime”.
Con un tempo di percorrenza stimato in circa 4 ore e mezza, la Strada Beretta (realizzata da Gaspare Beretta nel 1666, detta Via dell’Imperatrice, così chiamata perché costruita in occasione del passaggio di Margherita Teresa di Spagna che andava a Vienna per raggiungere il suo sposo, l’imperatore Leopoldo d’Austria) ha inizialmente il fondo acciottolato, sale fra le case e passa accanto al Seicentesco Castel San Giovanni sul crinale delle due principali Valli del Finalese: la Pora e l’Aquila. Camminando si oltrepassano i ruderi di Castel Gavone con la Torre dei Diamanti, e si giunge a Perti dove si trova la Chiesa di Nostra Signora di Loreto, successivamente si procede nella Valle di Montesordosino fin dove termina la strada. A questo punto si avanza fra gli ulivi fino ad una sterrata che raggiunge la Chiesa di San Carlo e conduce al prato di Pian Marino, oltrepassatolo s’incontrano le provinciali provenenti da Calice Ligure, Feglino e la SP 23. Ci si avvia poi verso la Cappelletta della Madonna della neve, e si prosegue scendendo lungo le strade che portano a Bormida.