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Prosegue il dibattito tra i residenti

Vado Ligure. Prosegue il dibattito sulle abitazioni del Gheia nella cittadina del Ponente savonese. Dopo l’incontro tenutosi venerdì’ che ha visto di fronte autorità portuale e abitanti non tutti i proprietari sono convinti dell’opportunità rappresentata da Port Authority e dal presidente Miazza di acquistare i 27 appartamenti accanto ai quali, tra non molto,sarà realizzato il sovrapasso legato alla piattaforma Maersk. Uno di loro Umberto Saltarelli non nasconde le sue perplessità che dice essere estese anche ad altri suoi vicini di casa.
“Venerdì alla riunione c’ero anch’io insieme ad altri che abitano lo stabile del Gheia. La proposta di acquisto da parte dell’autorità portuale da un lato potrebbe apparire una opportunità dall’altro però per le forme con le quali avverrà non è a mio avviso ma anche di altri tanto vantaggiosa”. Saltarelli ne spiega i motivi. “Non è da oggi che noi del Gheia siamo in ballo per un trasferimento. Già ai tempi dell’amministrazione del compianto sindaco Peluffo c’era stato detto che saremmo presto stati trasferiti in altri alloggi nuovi.
Di conseguenza eravamo anche stati consigliati a non investire più di tanto nella manutenzione dei nostri alloggi. Poi ci fu l’accordo di programma nel 2008 e la prospettiva della costruzione residenziale nella zona S 16, costruzione di cui poi non si fece più nulla”. Prosegue e amplifica i suoi timori Saltarelli: “Oggi ci dicono che intendono acquistare le nostre case e che saranno realizzate perizie per valutare opportunamente il valore degli immobili e stabilirne il prezzo di acquisto. A parte il fatto che questo non rientra negli accordi di programma firmati a suo tempo(ci avevano assicurato che avremmo avuto una casa nuova), ci metterà in difficoltà sicuramente.
Le valutazioni che saranno fatte, visto lo stato dello stabile, la sua collocazione e il fatto che da anni non avviene la necessaria manutenzione, saranno senz’altro inferiori ai prezzi di un mercato che è già sceso ai minimi termini negli ultimi anni. Mi chiedo come a queste condizioni potremo con quanto ricavato dalla vendita degli immobili comprarne altri”. Saltarelli aggiunge: “C’è la possibilità che con fondi regionali ci vengano accordati 40 mila euro per coprire le spese di trasferimento.
Ma se facciamo bene i conti di questa somma potremo utilizzare ben poco per l’acquisto. Ci sono infatti da coprire spese notarili, traslochi e anche l’acquisto eventuale di mobili, se nella nuova collocazione quelli che abbiamo non potranno trovare adeguata sistemazione”.

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