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La rincorsa del Savona si ferma a Siena: dopo sei anni è nuovamente Serie D

Siena. E siamo qui ad immaginarci un altro film, un modo possibile parallelo a colori perchè quello attuale è a tinte cupe e tristi. “Vana Siena” per il Savona che esce livido e sprofondato in Serie D fondamentalmente per sua propria mano. Dopo sei anni di professionismo la squadra scende tra i dilettanti rendendo inutile il generoso tetativo di rincorsa che nelle ultime settimane aveva persino trovato una discreta continuità di risultati, il pareggio di Siena infatti segna il quarto risultato consecutivo per la squadra ligure. Si paga una stagione ferita da una costellazioni di penalizzazioni, errori, sfortuna ed una capricciosa instabilità di fondo. Un epilogo atteso e rinviato fino a quando è stato possibile. Il cielo di Siena è come quello di Irlanda cantato dalla Mannoia: un cappello di pioggia: battente, gelida e dritta. I toscani si presentano con un rosario di assenze, il tecnico Carboni è in emergenza organico. Più tranquillo Braghin. La doppia partita per il Savona si gioca anche a distanza con il risultato di LupaRoma-Ancona determinante per la classifica. Primo tempo interessante del Savona, le cui motivazioni, sulla carta superiori, non hanno però trovato concretizzazione sul terreno di gioco, soprattutto in attacco dove gli artigli della squadra sono apparsi spuntati e poco incisivi. Il Siena ha giocato per onor di firma mantenendo ritmi bassi e rendendosi pericoloso soltanto con tiri dalla distanza nel primo tempo firmati De Feo, Saba e Boron. I biancoblu con il collaudato 4-3-1-2 non sono riusciti a sfondare il muro difensivo toscano anche per la monotematicità del gioco che nel corso del primo tempo ha sfruttato pochissimo le corsie laterali. Toscani con un prudente 4-3-1-1 ed il solo Rozzi in attacco supportato da Saba. L’ex De Feo è stato il più attivo e continuo.
Nella ripresa, gioco a tratti sottotono segnato dalla clamorosa trattenuta su Morra in area di rigore non punita dal calcio di rigore come sarebbe stato legittimo. L’azione incriminata al 27′ si è conclusa con un colpo di rasoio di Vannucci che ha sfiorato il montante alla sinistra di Montipò. Finale confuso con il Savona ad un passo dal goal in pieno recupero con Palumbo ma le notizie provenienti da Aprilia sono state ferali per le modestissime ambizioni di rimonta. Il Siena ci prova ma con proca convinzione e soprattutto voglia: anche per i bianconeri questa sarà una stagione da dimenticare in fretta. La cronaca racconta di un Savona retrocesso in Serie D e a questo ci atteniamo, ma la società è fermamente intenzionata a chiedere il ripescaggio per la prossima stagione. Tuttavia, in questo momento l’inedito derby tra Savona e Finale e quello storico contro il Vado sono una realtà. Triste.

IL TABELLINO DELLA PARTITA
SIENA-SAVONA 0-0
Siena: Montipò, Pellegrini, Masullo, La Vista, Beye, Paramatti, De Feo (36′ s.t. Yamga), Opiela, Rozzi (24′ s.t. Cori), Saba (22′ s.t. Bastoni), Boron. A disp.: Bacci, Minotti, Torelli, Cedric, Romagnoli, Fella; all. Carboni
Savona: Falcone, Placido, Pasqualini, Cabeccia, Rossini, Tassi (17′ s.t. Lulli), Vannucci, Taddei, Morra, Carta (28′ s.t. Palumbo), Virdis (30′ s.t. Cocuzza). A disp.: Cincilla, Negro, Rondanini, Lebran, Steffè, Gagliardi, Romney, Clematis, Bonavia; all. Braghin
Arbitro: Provesi di Treviglio (assistenti: Spreafico di Lecco e D’ Alia di Trani)
Spettatori: 1200 circa.
 

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