Riceviamo da Gli Amici nell’Arte di Garlenda in riferimento alla riapertura del Castello di Garlenda:
- in occasione della prossima riapertura del castello di Garlenda, ci teniamo a farvi giungere anche la nostra “voce”, con preghiera di divulgazione.
Indubbiamente il fatto che il castello di Garlenda venga riaperto al pubblico il prossimo 24 aprile, dopo un lunghissimo periodo di inattività dovuta ai numerosi lavori di restauro, è un importante traguardo per tutti e ce ne rallegriamo.
Tuttavia, sia come persone che come associazione noprofit, non possiamo dimenticare il grave episodio avvenuto nel 2011 che ci ha ingiustamente coinvolto in un perfido ingranaggio legale che sta facendo del male a tante persone. Ciò che ci dispiace e ci turba è che tutto sembra ritornare ad una surreale normalità, come se nulla fosse mai accaduto, come se il povero musicista non fosse mai precipitato nella tromba del costruendo ascensore, e come se i lunghi anni di collaborazione con l’amministrazione comunale, relativi ad arte, cultura ed informazione svolti dalla nostra Associazione non fossero mai esistiti, anzi…
Non una sola parola nel merito da parte della corrente amministrazione, né da parte di chi ha amministrato in precedenza.
Fra poco inoltre, il 24 ed il 25 maggio 2016, vi saranno nuove udienze dei processi civile e penale che ci vedono attaccati violentemente proprio dagli avvocati dell’Assicurazione e del comune, dimenticando che i proprietari del castello non eravamo noi e che non ci spettava porre rimedio a carenze strutturali del palazzo, carenze a noi del tutto sconosciute.
Pur fiduciosi nella Giustizia italiana, ci sentiamo tuttavia vittime incolpevoli di un “fatto” al quale siamo completamente estranei.
Purtroppo, come accennato sopra, proprio non possiamo essere “orgogliosi” di questo nuovo evento che ci vede schiacciati da ingiuste accuse e privati del piacere di “fare arte”, forse per lunghi anni, così come è sempre stata nostra consuetudine.
Ringraziando per la cortese attenzione, si chiede pertanto di pubblicare la nostra “voce” e si inviano cordiali saluti.
La Segreteria del Circolo
“Amici nell’Arte” noprofit