Rapallo. “Mi sembra D sognare”. E’ lo slogan vergato sulle magliette dei giocatori giallorossi esibite dopo il triplice fischio finale per celebrare la clamorosa promozione in serie D. 51 anni dopo Finale Ligure ritorna a calcare i palcoscenici di quella categoria che per il piccolo paese rivierasco di dodicimila abitanti può essere paragonata alla Serie A. “FinaLeicester”, ecco la mteafora, simmetria perfetta delle ruspanti vittorie di provincia. La squadra di Buttu come quella di Ranieri. Con le giuste proporzioni si tratta di due fantastiche vittorie che profumano di cucina casalinga: pochi fronzoli e tanta sostanza: cuore e passione e aiutati che il ciel ti aiuta. Per il club di Via Brunenghi quella che si aprirà a settembre sarà una stagione impegnativa ma esaltante non soltanto dal punto di vista sportivo. La città di Finale dovrà essere pronta e sfruttare l’indotto che una squadra in Serie D può significare in termini economici e di ricaduta di immagine. Tutto il comprensorio finalese avrà una grossa possibilità di crescita e di sviluppo legata allo sport. Non solo, le sfide con le altre squadre del girone e i possibili derbies contro Vado e Savona, richiameranno pubblico e addetti i lavori anche dalle regioni vicine come Piemonte e Lombardia.
Buttu e la sua squadra hanno riscritto la storia dopo mezzosecolo. Tutto torna, anche quel Rapallo-Finale che ne 1965 lanciò in Serie C i bianconeri e oggi ne segna l’inesorabile condanna ai play out. Oggi sul campo i giallorossi hanno persino esagerato, schiantando implacabilmente 1-6 la squadra allenata da Stefano Fresia, ex Vado. La doppietta di Jawo e le reti di Vittori, Scalia, Basso e D’Asaro (aut.) spianano un Rapallo debole e rinunciatario. Il Finale ha ribadito così la sua superiorità tecnica in modo ancor più netto, nessuno degli avversari ha tenuto il passo della squadra giallorossa, continua nei risultati tanto in casa quanto in trasferta. Un dominnio incontrastato, indiscutibile, assoluto. Ha vinto anche Pietro Buttu che è andato a riprendersi la promozione persa nel 2013 ai play off e vince insieme ai suoi giocatori rispondendo sul campo a chi aveva manifestato scetticismo dopo la pesante sconfitta interna del 6 marzo scorso contro l’U. Sanremo.
La torçida giallorossa ribolle sugli spalti del vetusto e glorioso Macèra prima, durante e dopo la partita; da domani gli scenari anche per gli appassionati supporters finalesi saranno ben altri. Più prestigiosi. Complimenti!