Pietra Ligure. Si è svolta ieri presso il comune di Pietra Ligure la seduta di consiglio comunale straordinaria per la difesa del Santa Corona. Presenti in sala i consiglieri regionali Francesco Bruzzone, Luigi De Vincenzi, Andrea Melis, Angelo Vaccarezza e tanti sindaci del territorio, da Albenga, a Finale, da Borgio Verezzi a Borghetto, oltre a tutti quelli dell’entroterra.
Dopo i tanti interventi a rimarcare l’importanza del nosocomio pietrese, ha preso la parola l’assessore regionale, Sonia Viale che ha ribadito come ormai da diversi mesi si stia lavorando alla riforma della sanità per mantenere i 4 ospedali della provincia che dovranno avere le proprie specializzazioni e identità. “Non verrà privilegiato – ha sottolineato la Viale – chi urla più forte, chi raccoglie più firme. Sarà invece fondamentale fare i conti col bilancio regionale e il fondo sanitario”. “Ire”, ha spiegato l’assessore, “aveva ricevuto l’incarico di compiere l’analisi del fabbisogno strutturale, del patrimonio esistente, di convenienza e dell’economicità degli ospedali liguri: nella delibera del 30 dicembre 2014 si parla del Santa Corona, che non ha nessun impegno per quanto riguarda le future progettazioni, e quindi due saranno le possibili ipotesi. La prima prevederebbe una riqualificazione, tramite una nuova piastra dei servizi, o, nel secondo caso, con un monoblocco“. Per quanto riguarda la nuova piastra si parlerebbe di 400 posti letto, per un intervento di ristrutturazione dal valore di 106 milioni e 500mila euro”.
La Viale ha poi specificato che i progetti vengono realizzati nel momento in cui sono affidati a “gare” di evidenza pubblica, che, nel caso della sua amministrazione regionale, non sono state fatte in merito alla realizzazione di un progetto di proprietà dell’ospedale. In buona sostanza tali progetti sarebbero solo rimasti sulla carta senza mai proseguire il loro iter di fattibilità. A conclusione del dibattito il primo cittadino di Pietra Ligure, Valeriani, e la giunta, hanno approvato un ordine del giorno a sostegno del Santa Corona, ribadendo che: “Il Testo Unico di riforma sociosanitaria non dovrà prescindere dal potenziamento del DEA di II livello, con il completamento dei reparti previsti per il suo corretto e completo funzionamento”.