Albenga Attualità In Primo Piano

Fionda di Legno a Javier Zanetti: "Tirerò qualche fiondata in giardino"

Albenga. E’ stato Javier Zanetti, storico ed indimenticato capitano dell’Inter ad aver ricevuto ieri sera al teatro Ambra di Albenga la “Fionda di Legno 2016”, il premio inventato dai Fieui di Caruggi.  ““Nel mio quartiere ci giocavo spesso, anche se ora sono poco allenato: ora con questa Fionda riprenderò a fare qualche tiro…”, ha detto sorridente l’ex giocatore nerazzurro. “E’ con grande piacere ricevere questo premio. Sono molto orgoglioso anche per il suo significato. Nella mia carriera sportiva ho vinto moltissimi premi, ma questo per me ha un valore diverso. Avrà un posto speciale nella mia bacheca personale dei trofei”. Sul palco della cerimonia c’erano anche Antonio Ricci premiato nel 2007 e Roberto Vecchioni premiato nel 2012. “Felice di esserezanetti-vecchioni tornato ad Albenga per partecipare a questa festa: Zanetti si meritava davvero questo riconoscimento. Ha dato le fiondate giuste, nel segno di una meravigliosa semplicità” ha detto il cantautore che ha dedicato al capitano dell’Inter “Luci a San Siro” suonata con Gianfranco Fasano. A consegnare il premio è stato Antonio Ricci, il papà di Striscia la notizia: “Quello dei Fieui è sempre un evento al top.  Ora aspettiamo il Papa… – ci ha scherzato sopra il regista del tg satirico -. Javier Zanetti ha davvero tirato fiondate dentro e fuori dal campo, è stato non solo un grande campione di calcio, ma è stato protagonista di fiondate importanti nella vita e per la vita: questo premio gli calza al 100%”. La Fionda viene assegnata ogni anno a chi, con coraggio e senza ipocrisie, si distingue per “tirare buone fiondate” contro le ingiustizie, ha scelto lo storico capitano dell’Inter perché capace di rappresentare la “fionda della normalità, del rispetto, dell’educazione, della lealtà, della fatica, della serietà”. Questa la motivazione: “Capitano nello sport e nella vita, testimone di valori solidi spesso dimenticati. Per essere rimasto una persona semplice e normale in un’epoca dove la semplicità e la normalità sono gesti rivoluzionari. Per l’attaccamento ad una squadra, ad una maglia, ad un simbolo in un mondo sovente troppo mercenario. Per il comportamento esemplare dentro e fuori il rettangolo di gioco. Per non avere mai dimenticato le sue umili origini , le scarpette da calcio ricucite, i campetti di periferia in sabbia e cemento . Per essersi sempre messo in gioco a favore degli ultimi, dei deboli, dei disagiati. Per il sostegno dato a numerose organizzazioni umanitarie e soprattutto per avere creato con la moglie Laura, con lui dal 1981, la fondazione P.U.P.I. a favore dei bimbi della sua terra, bisognosi di attenzioni, cure ed istruzione”. Proprio alla fondazione P.U.P.I. è andato il ricavato della serata.
I Fieui di Albenga sono al settimo cielo. “Serata accolta con tanto entusiasmo e partecipazione, proprio in questo 2016 in cui Albenga è stata nominata città europea dello sport” – spiega Gino Rapa, portavoce dei Fieui – Zanetti è sempre stato un calciatore leale e corretto ma noi abbiamo voluto conferire il Premio all’uomo non al calciatore, che col suo operato dà un messaggio positivo non solo nel mondo dello sport. E’ stato un grande sui campi da gioco ma lo è stato e continua ad esserlo nella vita di ogni giorno”.
Nelle edizioni precedenti il premio è stato consegnato a Fabrizio D’André, Roberto Vecchioni, Don Gallo, Paolo Villaggio, Milena Gabanelli, Carlo Petrini e Fiorella Mannoia.

Informazioni sull'autore del post