Savona. Partita lacrymosa come la Messa da Requiem di Mozart e per i biancoblu il Dies Irae è sempre più vicino. Non scandalizzi il non spettacolo andato in scena sul prato del Bacigalupo. Lo 0-0 con la Lucchese è in linea con la pochezza tecnica e la povertà complessiva di due squadre disastrate nel morale ancor prima che nei ranghi. Ai tifosi non resta che “piangere”, mugugnare ai giocatori salvare almeno l’onore in questo segmento finale di stagione ormai paragonabile ad un accanimento terapeutico. Serviva una vittoria per mantenere vive illusioni e miraggi di salvezza, è arrivato un pareggio che puzza di Serie D come quella esposta nello striscione polemico della tifoseria verso la società : “Complimenti presiDente”è stato lo slogan del giorno. Neppure la superiorità numerica ha giovato ai biancoblu: confusionari e approssimativi ancorchè generosi. E se la notizia del giorno è il primo punto conquistato da Braghin sulla panchina del Savona beh….
Se proprio si vuole cercare uno spiffero di positività lo si può trovare nell’intensità del gioco leggermente superiore alle precedenti due partite ma è un “premio”di consolazione che lascia il tempo che trova. Tra i biancoblu ci prova maggiormente Palumbo: da fuori, di destro, di sinistro, è l’unico in zona goal a cercare di combinare qualcosa di accettabile come al 12′ quando mette in crisi Di Masi che si salva con bravura e un po’ di buonasorte. Poi il nulla, l’abisso più profondo e buio che ci sia. Anzi, è la Lucchese, che in trasferta ha uno score poco meno che disastroso, a gonfiare il petto e a provarci di più: prima Maini buca una palla da urlo a due passi due da Falcone alla mezz’ora, poi Bianconi di testa spedisce di poco a lato.
Nella ripresa cambia poco o nulla a parte l’espulsione sciocca di Fanucchi che manda nel pallone i suoi rendendoli ancor più timorosi e impacciati; non ci sono nè cronaca, nè spunti, nè episodi degni di nota; nel Savona torna in campo Carta dopo mesi di inattività ed è bello rivederlo in campo, lui che è rimasto l’unico retaggio della vincente era Corda che oggi più che mai appare lontana millenni esattamente come la salvezza a cui nessuno crede più, nemmeno i 483 spettatori del Bacigalupo che rappresentano lo zoccolo duro: presenti per la maglia, per la città, per l’onore e per un senso di appartenza – almeno quello- vivo e pulsante.
In sala stampa mister Braghin è avvilito: “Mi aspettavo di più, soprattutto nel secondo tempo. E’ stata una partita bruttissima, anche se oggi era difficile giocare, a causa del vento. Pasqualini e soprattutto Placido sulle fasce hanno fatto una buona partita, mettendo palloni al centro, ma per un motivo o per l’altro non siamo riusciti a concretizzare”.
“La Lucchese me l’ aspettavo così, pulita ed ordinata. Gli assenti? Sono sempre i migliori in campo. Ne mancavano tanti, ma non dobbiamo piangerci addosso. Piuttosto è stato buono il rientro di Carta e di positivo c’è anche che non abbiamo subito un tiro in porta. Di sicuro abbiamo il dovere di giocarcele tutte fino alla fine”.
IL TABELLINO DELLA GARA
SAVONA-LUCCHESE 0-0
Savona: Falcone, Placido, Pasqualini, Taddei, Rossini, Cabeccia, Lulli (42′ s.t. Bationo), Vannucci (31′ s.t. Carta), Dell’ Agnello, Palumbo, Cocuzza (14′ s.t. Romney). A disp.: Bonavia, Zigrossi, Rondanini, Lebran, Steffè, Gagliardi, Dapelo, Negro, Tassi; all. Braghin
Lucchese: Di Masi, Benvenga, Nolè, Espeche, Maini, Mingazzini (7′ s.t. Fratini), Calcagni, Botta, Pozzebon (35′ s.t. Ashong), Fanucchi, Bianconi (16′ s.t. Maritato). A disp.: Mengoni, Palomeque, Lorenzini, Marchesi, Melli, Monacizzo; all. Galderisi
Arbitro: Mantelli di Brescia (assistenti: Rossi di Novara e Magri di Imperia)
Note: espulso 27′ s.t. Fanucchi per doppia ammonizione.
Spettatori: 483 (incasso 1.499 euro)