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Arecco si presenta alla città

Savona. “Con la ruspa solleveremo delicatamente gli attuali amministratori e li accompagneremo fuori dal palazzo comunale”. Questo l’intento, almeno metaforico, con il quale il candidato sindaco della Lega Nord Massimo Arecco ha detto di voler attuare qualora il Carroccio conquistasse Palazzo Sisto a giugno.
Ilo neo candidato, presenti gli assessori regionali Sonia Viale, Edoardo Rixi e Stefano Mai ha tracciato il suo profilo di governo nel caso in cui i savonesi lo eleggessero a primo cittadino.
“Potremmo essere alla vigilia di una svolta storica per la città. Un cambiamento epocale che dimostrerebbe se potesse avvenire che i savonesi hanno realmente avuto intenzione di cambiare. Purtroppo potrebbe esserci una cittadinanza che come il prigioniero in cella preferisce i suoi carcerieri alla libertà e per questo il cambiamento che deve essere voluto e portato da tutti i cittadini potrebbe invece non esserci”.
Arecco ha messo a nudo le emergenze della città:”Sono preoccupato per il deficit consistente di questa città. E il giorno dopo la mia elezione sarebbe mia cura andare a valutarlo con persone esperte e competenti. Qui si continua a mettere le mani nelle tasche dei cittadini invece di produrre ricchezza per tutti con gli investimenti.
La nostra paura è che i savonesi visti gli investimenti in derivati del Comune in scadenza nel 2032 possano pagare un prezzo altissimo nei prossimi anni in termini fiscali. Già oggi sono assolutamente spremuti come limoni e chi tra loro ha la sfortuna di possedere immobili grazie alle imposte sempre più care del Comune si sta vedendo erodere non solo il suo potere di acquisto ma anche tutto il suo patrimonio”.
Arecco ha poi parlato dei problemi della sicurezza cittadina: ” Non capisco perché in questa città, anziani, famiglie e altre persone per bene non possano uscire tranquillamente la sera e perché i vigili urbani non si vedano in città anche dopo le 19.30 di sera. Faremo in modo che anche questo cambi”. Arecco ha confermato che se diventerà sindaco dirà, già dal primo consiglio comunale, un no secco al bitume nella darsena portuale. “Dalla Regione in questo senso vengono risposte molto chiare e positive” ha commentato Arecco.
Anche gli altri assessori hanno fatto il punto su economia, sanità, sicurezza in città affermando la necessità di portare al più presto un cambiamento. “Nel Medioevo a Savona e in Liguria la qualità della vita era tra le più alte in Europa – ha tuonato l’assessore Edoardo Rixi – da allora Savona e il suo comprensorio hanno compiuto purtroppo notevoli passi indietro.
Non vorrei vedere in futuro una Savona in competizione con Genova ma una Savona che compete con città europee a pieno titolo come Nizza”. Sonia Viale invece ha posto il dito sulla piaga della sanità che non funziona: “Savona – ha detto è la provincia con la più alta ospedalizzazione di tutta la Liguria. Questo perché qualcosa nel sistema territoriale di cure, ambulatori,assistenza domiciliare e servizi sociali non funziona.
L’8 ci sarà l’assemblea dei sindaci e in quella sede faremo il punto della situazione.
Bisogna che i pazienti siano seguiti il più possibile a casa loro”. Stefano Mai invece ha puntato sui temi dell’agricoltura: “I politici Pd di Albenga e zone limitrofe – ha spiegato – hanno illuso gli agricoltori che da Roma potessero arrivare fondi per coprire i danni dell’alluvione 2014. In realtà questi soldi non ci sono e ora li chiedono alla Regione.
Noi faremo la nostra parte ma non siamo un pozzo senza fondo”. Rixi ha aggiunto: “Dobbiamo metterci nell’ottica che i denari ci sono ma non vengono più da Roma ma da Bruxelles in prima battuta e dalle regioni in seconda”. Un altro elemento di valutazione è stato quello sull’autonomia del porto. “vedremo se anche altre forze politiche la voteranno. Noi abbiamo voluto che per almeno 3 anni questa autonomia per il porto di Savona fosse un fatto concreto”.

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