Albenga. Sicurezza ad Albenga, “lavori in corso”. Si è svolto infatti ieri un nuovo incontro sulla sicurezza in una città provata da troppi episodi legati alla microcriminalità, con commercianti e cittadini esasperati e stanchi che chiedono e vogliono maggior sicurezza sul territorio. Dopo gli ultimi fatti “caldi” che hanno colpito Albenga e creato uno stato di preoccupazione diffusa, il primo cittadino Giorgio Cangiano si era incontrato con il Prefetto per trovare una soluzione all’incertezza e alla paura. Pattuglioni e costante attenzione sul territorio hanno creato nell’ultima settimana una sensazione di maggiore presenza delle forze dell’ordine anche se, soprattutto i commercianti, non sembrano ancora abbastanza soddisfatti dei provvedimenti. In particolare in Viale Pontelungo, uno dei tratti presieduti maggiormente dalla presenza di extracomunitari, le attività chiedono di poter chiudere anticipatamente sull’orario serale stabilito per poter avere una percezione di maggior sicurezza evitando assembramenti sul viale stesso di fronte ai negozi: quasi un coprifuoco che permetterebbe, forse di acquisire maggior senso di tranquillità “Abbiamo bisogno di ritrovare la nostra tranquillità – afferma una commerciante del viale – è ormai troppo tempo che lavoriamo con un senso di precarietà e timore” anche Angelo Pallaro responsabile del viale chiede maggiore attenzione: “Una riunione molto costruttiva – afferma – il sindaco ha ribadito che diverse nuove telecamere saranno posizionate sul territorio ma la mia sensazione oggi è quella ancora di preoccupazione che sento sensibile da parte dei commercianti: dopo le 18 cominciano gli assembramenti degli stranieri e le persone hanno paura di uscire, di muoversi sul territorio. Dopo le risse, le bottigliate, i colpi sparati per aria, le persone non si sentono più tranquille e abbandonano il loro territorio, un luogo che stiamo perdendo se non correremo ai ripari. Una situazione forse non così drammatica – continua – ma seria, delicata. Sul viale la macelleria e il fruttivendolo, gestiti da extracomunitari hanno fatto proposta di chiudere alle 20,30 ma loro non vendono alcolici e birra. Altre attività invece che vendono questi articoli rimangono aperti con le conseguenze inevitabili che possiamo immaginare. Ho sentito però il sindaco molto determinato ad arginare questa situazione difficile. Quello che vorrei e che chiedo – conclude Pallaro -alla compagine politica in questo momento è unire le forze, superare i conflitti e trovare, insieme, la forza per trovare veramente una soluzione che dia dinuovo ad Albenga la sua dignità e la sua identità di città rispettabile e vivibile.”
