<Il negoziante in crisi …> come citava un articolo di giornale savonese del maggio 2015 è colui che ha bisogno anche di essere sostenuto a livello psicologico per gestire la eventuale congiuntura negativa in cui può versare dal punto di vista economico la sua città.
Era anche stata contattata dall’associazione di categoria super sensibile a questa problematica una psicologa attiva in città che collaborava con associazione Terraferma (il servizio televisivo su Terraferma era passato anche da Striscia La Notizia)
Si sono susseguiti incontri con assessore di riferimento, associazione commercianti, psicologa: sembrava che tutto fosse pronto per partire. Chissà in quanti hanno sperato e contato su quel supporto …
A quasi un anno dall’uscita dell’articolo e dalla progettazione dell’intervento non è successo niente!
Di psicologico c’era tanto di logicamente niente.
Adesso sarebbe partita da parte di alcuni soggetti, già coinvolti sopra, una altra iniziativa contro il gioco d’azzardo.
Ma i lettori dei quotidiani come fanno a mantenere la fiducia? Ci credo che poi venga a mancare la partecipazione alla vita cittadina.
Forse si potrebbe giocarsi la crisi ai dadi col destino d’azzardo: una bella sfida esistenziale; ma esistono le stesse probabilità di vincita che hanno alcuni progetti di realizzarsi!
Resta difficile credere in alcuni valori, la questione psicologica è di difficile risoluzione; la fiducia si crea su elementi consistenti che danno solidità mentale ed emotiva, esiste come faro nella nebbia e aiuta ad avanzare verso il futuro. Altrimenti si resta nella disorganizzazione mentale di alcune delle campagne del comune.
Mi sorge un dubbio, e forse questa è la parte logica: se tutto fosse stato fatto solo per avere un bell’articolo sul giornale in prima pagina sulla cronaca di Savona con tanto di foto?
Come diceva mia nonna, a pensare male si fa peccato, ma di solito ci si azzecca.
Per ulteriori chiarimenti e scambio di pensieri ed emozioni: info@giovannaferro.it