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L'Industria nel savonese protagonista a "Comunicando"

 
E’ ancora una volta la terribile crisi economica che ormai si prolunga da troppi anni, la principale causa della sofferenza dell’industria nel savonese. Un settore che non sta benissimo, come ha ricordato il presidente provinciale degli industriali Elio Guglielmelli, ospite di “Comunicando” negli studi di Radio Savona Sound. Una crisi che ha creato non pochi problemi e che purtroppo non consente di apprezzare, ad oggi, importanti segnali di ripresa.
Le industrie che si trovano sul territorio pur essendo aziende di eccellenza che da molti anni operano nella nostra provincia, molte delle quali sono iscritte all’Unione Industriali addirittura da settanta anni, vivono un periodo di difficoltà pur dimostrando, così come tutto il tessuto industriale savonese, di possedere capacità di resistenza fuori dal comune“, ha ricordato Guglielmelli, “Per questo“, ha proseguito l’ospite, “Possiamo comunque pensare con ottimismo al futuro delle aziende in provincia, guardando con particolare attenzione anche le nuove realtà aziendali che hanno deciso di investire sul territorio mantenendo vivo in questo modo il tessuto industriale della zona“.
Guglielmelli ha poi sottolineato l’importanza delle aziende che hanno saputo mantenersi al passo con i tempi rinnovandosi e creando continuamente nuovi mercati e nuovi sistemi di produzione per resiste alla crisi facendo anche da stimolo per aziende più piccole che magari vivevano nell’indotto (si parla di multinazionali con stabilimenti in Liguria così come anche in altre parti d’Europa o, addirittura del mondo) e favorendo così un tessuto che si è consolidato nel tempo permettendo una positiva e funzionale convivenza.
Qualche segnale di “buona salute” tuttavia arriva dai settori che lavorano nel campo dell’ export agroalimentare, grazie alle eccellenze del territorio sempre molto apprezzate all’estero dove il Made in Italy pare non soffra la crisi e, anche a causa dei limitati investimenti del nostro paese rispetto all’Europa nella ricerca e sviluppo, nell’innovazione, o nella scuola, situazione che non ha favorito un ricambio di professionalità (sono sempre di più i giovani costretti ad andare a cercarsi delle opportunità all’estero dove vengono apprezzati in settori per i quali in italia non sono neanche considerati). Da questo punto di vista, Guglielmelli ha ricordato come la Provincia di Savona sia particolarmente penalizzata essendo di fatto un territorio abbastanza “periferico” in grado quindi di offrire meno opportunità.
Continuando a parlare di giovani e industria, l’associazione savonese propone una serie di iniziative importanti come “Fabbriche aperte” che ad oltre dieci anni dalla prima edizione è ripartita proprio in questi giorni. “Fabbriche aperte” si rivolge ai giovani studenti delle scuole medie inferiori ai quali viene data così la possibilità di visitare una dozzina di fabbriche della provincia facendosi un’idea di quello che succede all’interno della fabbrica. Una proposta utile a favorire anche le scelte che i ragazzi dovranno affrontare per gli studi superiori decidendo magari di frequentare scuole ad indirizzo tecnico.
La chiacchierata radiofonica con Elio Guglielmelli si è conclusa con una nota agrodolce, ricordando quanto per lavorare nel campo dell’industria sia fondamentale essere ottimisti ma anche quanto la politica e le scelte che i governanti attuali e futuri sono chiamati ad affrontare siano determinanti per il futuro della provincia di Savona anche da questo punto di vista.
Prese di posizione forti a favore dell’industria che permettano a chi lavora sul territorio di poterlo continuare a fare e aiutino i cittadini a conoscere la realtà nel savonese che non è formata da grosse industrie pesanti ma fabbriche di eccellenza, tecnologicamente avanzate che hanno la possibilità di far bene sul e per il territorio se vengono create e mantenute le condizioni adatte, prima fra tutte  l’ infrastrutturazione del territorio che deve essere completata e in alcuni casi potenziata, la ferrovia, strade e autostrade ma anche internet con i collegamenti a banda larga e tutto quanto occorre per poter creare attrattività e magari favorire anche l’ingresso sul territorio di eccellenze che arrivano da fuori, creare le condizioni favorevoli per poter operare è possibile, ha ricordato Guglielmelli, se c’è la volontà di andare in quella direzione, “I posti di lavoro si creano attraverso delle opportunità, le opportunità vanno create e vanno condivise dal territorio e dalle aziende, da chi governa il territorio e da tutti coloro che hanno la voglia e la capacità di mettersi in gioco per il territorio e di lavorare per la comunità” ha concluso il presidente dell’ UISV.


 

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