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Il nuovo commissario Asl 2 Porfido si presenta

Savona. Resterà alla guida della Sanità savonese fino alla fine di giugno ma è chiamato comunque ad occuparsi di una serie di questioni assai complesse. prima tra tutte quella della continuità del polo – ortopedico della Gsl ad Albenga.
Questo in sintesi il cammino che attende Eugenio Porfido. Proprio in merito alla questione Gsl il commissario straordinario affiancato da due sub commissari, gli attuali direttore amministrativo e sanitario ha affermato che: “sarà garantita il più possibile la continuità della struttura”. Nonostante la rescissione del contratto con Gsl il servizio proseguirà infatti fino al 31 luglio.
Nel frattempo: “Saranno fatte opportune valutazioni sul da farsi – ha spiegato lo stesso commissario straordinario. Vedremo se proseguire l’attività attuale con un nuovo soggetto che dovrà essere scelto attraverso un bando di gara oppure se inserire nella struttura ospedaliera attività diverse”. Il bando sarà ad evidenza europea e le sue tempistiche non saranno inferiori ai sei mesi. Quanto alla situazione e al permanere di quattro ospedali sul territorio Porfido afferma: “E’ sicuramente questo un problema da valutare e analizzare attentamente ma non credo che i tempi saranno quelli del mio mandato che comunque ha una scadenza ben precisa e si ferma al mese di giugno”.
Per quanto attiene all’accorpamento tra le cardiologie del San Paolo e del Santa Corona di Pietra Ligure, il commissario chiarisce meglio gli obbiettivi: “Non si tratta in realtà di una vera e propria fusione, ma di una collaborazione più stretta con un maggior accentramento dei saperi delle due parti. E questo si farà attraverso la messa in rete di dati comuni e attraverso lo scambio di informazioni scientifiche in modo da rendere il servizio sempre più efficace ed efficiente per il malato che deve stare al centro della nostra attenzione”. La Asl 2 del Savonese avrebbe poi un numero alto di ricoveri ospedalieri e di prestazioni ambulatoriali.
A questo proposito il commissario ha affermato: “I numeri di per se non ci dicono granché sullo stato dell’arte dei ricoveri piuttosto che delle prestazioni ambulatoriali, ci aiutano solo a meglio individuare la situazione. Poi quei numeri vanno contestualizzati alla situazione e ci si deve rendere conto prima di agire dei motivi per i quali sussistono. Non è detto che le motivazioni debbano necessariamente mancare o essere in negativo. Questo è ciò che dobbiamo fare. Perché dietro i numeri ci sono pazienti, sofferenze e condizioni che vanno assolutamente capite e comunque come diceva l’epistemologo Popper dobbiamo imparare più dai nostri errori che dai nostri successi e questo è vero sopratutto in medicina”.
E sul problema di un eccesso che ci sarebbe di strutture semplici Porfido ha detto. “Vedremo se i tempi ci consentiranno anche qui una analisi del problema e quindi la possibilità di agire. Ma non credo che questo sia un tema che possa essere affrontato nelle tempistiche affidate ad un commissario che dovrà impegnarsi a lasciare la Asl in ordine per chi verrà dopo”. Domani prima uscita ufficiale del commissario con la presenza negli ospedali di Albenga, Pietra e Savona dell’assessore regionale Sonia Viale.

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